Conferenza Faraone

Carissimi soci e amici, la viva memoria di una folgorante relazione sugli aspetti giuridici del regno di Federico II di Svezia, tenuta poco più di un anno fa , ci ha spinto a richiamare l'avv. Enzo Faraone, ottimo avvocato penalista, particolarmente versato in storia della Sicilia e colto studioso delle cose germaniche. Ebbene, il suo intervento non è stato ancora da meno, soprattutto nell'avere comparato l'indipendentismo siciliano a quello bavarese, anche per il loro diverso contesto politico e sociale. In primo luogo, lo studio delle origini autonomiste delle due predette realtà regionali – intrecciate storicamente nel Regnum Siciliae di Federico e poi rinate nell'ultimo periodo borbonico con Maria Sofia Wittemberg, ultima regina di Napoli – ha offerto l'occasione per riaprire il discorso sulla nazione siciliana e la nazione bavarese. Oggi – secondo Enzo – fra le Corti d'Europa non si aggirerebbe più il “fantasma del Comunismo”, come notarono Marx ed Engels centoottanta anni fa ; quanto e piuttosto “il fantasma della Nazioni non stato”, vale a dire la Catalogna, la Scozia, la Corsica e la Baviera e – anche!- la Sicilia. Ma l'Europa degli Stati come ha reagito? Intanto, siamo piuttosto divenuti l'Europa delle banche… E poi si parla , sia pure sommessamente, dell'Europa dei popoli. Ma quale legittimazione avrebbero tali Stati? Per Enzo Faraone è un'idea non tanto bislacca rileggere la storia dell'Italia e della Germania per scoprire come questi due Stati fondatori dell''Europa Unita, abbiano attuato il loro obiettivo: in modo centralistico e corsaro l'una; in modo democratico e rispettoso dell'autonomia l'altra. Il risultato è certamente opposto: il benessere culturale e sociale dello stato libero bavarese” del 1918 rispetto alla Regione ad autonomia speciale siciliana del 1946 è di gran lunga superiore! Che fare allora? La rinascita ideale della Sicilia passerebbe per il separatismo e poi per l'indipendenza; poi ancora per l'autodeterminazione e quindi per una libera nazione siciliana. Un percorso utopistico? Un percorso fuori dalla storia? Un'altra picconata alla politica tradizionale? Il dibattito è aperto. Ma la Spagna per la Catalogna e la Germania per la Baviera possono insegnarci molto, nel bene e nel male, proprio in questo momento grave di crisi politica, economica e morale che non a caso vede l'Italia nell'occhio del ciclone, quasi al redde rationem della sua politica predatoria nei confronti della Sicilia.

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