Conferenza del 18 maggio 2012

Venerdì 18 maggio l’Associazione ha avuto un gradito ritorno: Maria Grazia Seminara, docente di storia della musica e di drammaturgia musicale presso l’Università di Catania. Il tema: Wilhem Furtwängler e Thomas Mann, due intellettuali di fronte al Potere. Tema che già il 12 Maggio avevamo preannunziato proiettando al Museo del Cinema l’ottimo film di Istvan Szabo, “A torto o a ragione”, dramma cinematografico del 1992 proprio su Furtwängler.Riprendendo proprio il tema del film, Maria Grazia Seminara ha ripercorso la vita del grande direttore dei Berliner Philharmoniker. Quale rapporto fra Arte e Potere? E ha dato conto dei colpevolisti, che fino al processo di Norimberga – che vide Furtwängler sul banco degli imputati – giuravano sulla sua grande responsabilità per aver diretto l’orchestra di Berlino in onore di Hitler. Ribattevano gli innocentisti che Furtwängler non fu mai iscritto al partito Nazista e che per di più aiutò gli ebrei appartenenti all’orchestra. Eppure un tribunale U.S.A. lo condannò – e gli respinse la domanda di cittadinanza americana  – per avere diretto sotto il Reich ed esserne divenuto il simbolo. Simbolo che non fu visto in von Karajan, altro grande direttore, il cui più palese favore per il Reich passò del tutto inosservato. A Norimberga fu assolto con formula dubitativa. Morì nel 1954, ancora non troppo anziano, pieno di dubbi e in mezzo alla polemica di una presunta arte fuori dalla realtà che Egli aveva perseguito. Opposta per la docente è la figura di Thomas Mann. Esule e pentito amaramente per alcune simpatie giovanili per il nazionalismo tedesco di inizio secolo, Mann dalla radio americana tuonò in modo inequivocabile contro il nazismo e nel “Doctor Faust”, opera di fine  anni ’40, diede una lucida spiegazione della catastrofe che aveva colpito la Germania, individuando qualche sintomo nell’evoluzione della musica, proprio nel paese di Mozart e Beethoven, quando questa approdava alle sponde della atonalità prima e della dodecafonia poi. Certamente, nessun processo può spiegare la condotta di Furtwängler e di Mann di fronte al Potere. Ma la democrazia e la tirannia, il contesto politico dunque, quale influenza hanno sull’arte? Il bello è al di sopra del giusto? Su questa terribile domanda, vedremo come Maria Grazia Seminara si è particolarmente profusa.

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